L'Ambasciatore Matti Lassila ha visitato la mostra sullo Studio Aalto al Museo MAXXI di Roma - "La mostra rende la Finlandia più nota in Italia"

MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, è la prima istituzione pubblica italiana dedicata alla creatività contemporanea e uno dei musei più importanti di Roma. A dicembre 2023 è stata aperta una grande mostra sull’architettura e il design dello Studio Aalto e proseguirà fino al 26 maggio 2024.

 

Nella foto da sinistra a destra: Coordinatrice del Dipartimento di Architettura del Museo MAXXI Elena Tinacci, l'Ambasciatore di Finlandia in Italia Matti Lassila, Direttrice del Dipartimento di Architettura e Design Contemporaneo del MAXXI Lorenza Baroncelli, e la consorte dell'Ambasciatore Lassila, Satu Mäki-Lassila.

L’Ambasciatore di Finlandia in Italia Matti Lassila ha visitato la mostra il 13 febbraio con la sua consorte, Satu Mäki-Lassila, accolto dalla Direttrice del Dipartimento di Architettura e Design Contemporaneo del MAXXI Lorenza Baroncelli.

“Sono molto contento che il MAXXI ospiti questa mostra, anche per le dimensioni e la durata significative della mostra stessa”, dice Lassila. La mostra ha una durata di sei mesi ed è organizzata in uno degli spazi espositivi più rappresentativi del museo.

“E’ stato un privilegio per il MAXXI poter contare sulla collaborazione con l’Ambasciata di Finlandia per la mostra sugli Aalto, un progetto di grande rilievo per il museo attraverso il quale abbiamo avviato una nuova riflessione su design tra storia e contemporaneità. La visita dell’Ambasciatore Lassila conferma questa felice sinergia per la valorizzazione e la diffusione dell’opera di Aino, Alvar e Elissa Aalto che tanto hanno dato alla cultura finlandese e a tutta la storia dell’architettura”. Con queste parole la Direttrice Baroncelli commenta la visita dell’Ambasciatore dello scorso 13 febbraio.

Il successo della mostra: ha attirato già migliaia di visitatori

In soli due mesi, la mostra ha già avuto un grande successo di pubblico.

“La mostra è stata visitata da pubblici molto trasversali, non solo da chi già conosce il lavoro dello Studio Aalto, ma anche da chi è stato attratto o ha ritrovato in mostra forme e oggetti familiari. Gli Aalto del resto sono conosciuti in Italia soprattutto per i prodotti di design che hanno creato e che sono entrati nelle case di molti”, racconta Elena Tinacci, Coordinatrice del Dipartimento di Architettura del Museo MAXXI.

Anche l’Ambasciatore Lassila ha notato che durante la sua visita, benché sia accaduta durante un martedì mattinata, vari visitatori si trovavano già nella sala espositiva.

“Aalto è veramente molto stimato in Italia, e la mostra è molto importante per la Finlandia perché rende il nostro Paese più conosciuto tra gli italiani”, afferma Lassila.

L’idea della mostra è nata circa un anno fa, quando Lorenza Baroncelli si è insediata nel ruolo di direttrice del MAXXI Architettura. La nuova Direttrice, in accordo con Presidente Giuli, ha da subito manifestato l’intenzione di lavorare in modo più sistematico sul design, oltre che sull’architettura.

“Nell’avviare questo nuovo percorso, abbiamo deciso di partire dalle origini del design moderno e Aalto era una figura perfetta per raccontarle”, dice Tinacci.

Alvar e Aino Aalto hanno sempre avuto un legame particolare con l’Italia. Qui avevano trascorso la loro luna di miele nel 1924 e da allora l’Italia ha giocato un ruolo particolare anche nella loro vita professionale. Ad esempio, molti tessuti disegnati dallo Studio Aalto e prodotti da Artek, come il ‘Siena’ o il ‘Pisa’, rivelano sin dal proorio nome il legame con l’Italia. La Casa del Popolo di Jyväskylä invece ha avuto come ispirazione il Palazzo Ducale di Venezia, visitato dagli Aalto proprio durante il viaggio di nozze.


Non soltanto Alvar, ma anche Aino e Elissa Aalto

Come ha evidenziato la Direttrice Baroncelli, fin dall’inizio si è messa a fuoco l’intenzione di non raccontare in mostra soltanto l’eredità di Alvar Aalto, ma anche il contributo fondamentale all’attività dello Studio da parte delle sue due mogli, Aino e Elissa.

“L’architettura normalmente non si fa da soli, è l’esito di un lavoro collettivo, quindi era giusto rendere nota anche questa prospettiva. Inoltre, già nel 2021, abbiamo ospitato al MAXXI una mostra su architette donne, con l’intenzione di dar loro la visibilità che meritano, perché le architette donne nel corso del Novecento non sono affatto rare. È solo che le loro storie sono state a lungo trascurate se non del tutto ignorate”, dice Tinacci, ricordandoci anche che la prima donna al mondo a laurearsi in architettura nel 1892 è stata la finlandese Signe Hornborg che ha studiato al Politecnico di Helsinki.

Focus sull’accessibilità e sulle esperienze dei visitatori

Nel percorso espositivo sono integrati dispositivi utili alla fruizione della mostra da parte di persone non vedenti e sorde, dalla parete dedicata all’accessibilità che si trova all’ingresso, ai modelli e disegni tattili che si trovano all’interno.  All’entrata inoltre si trova un videogioco - un “nascondino” all’interno della Experimental House degli Aalto - che mira ad avvicinare ai contenuti esposti anche il pubblico delle generazioni più giovani.

Spettacolare è l’area di ingresso alla mostra dove l'attenzione del visitatore è attirata da una ricostruzione in scala reale della piscina della Villa Mairea, all'interno della quale si compie un’esperienza fisica dello spazio disegnato dall’architetto, aspetto non comune nelle mostre di architettura. Nell’esperienza del MAXXI inoltre si è riscontrato che gli oggetti tridimensionali – modelli, arredi, ecc… - sono solitamente le opere più apprezzate nelle mostre di architettura perché di più immediata comprensione, quindi lo sforzo del Dipartimento di Architettura, anche in occasione della mostra sugli Aalto, è stato orientato a presentare una corretta sintesi di disegni tecnici, arredi e oggetti di design. E il lavoro degli Aalto, che si è sempre concentrato su tutte le scale del progetto dall’arredo, allo spazio interno, all’intero edificio, è senz’altro perfetto per restituire un contenuto il più possibile comprensibile a tutti.