Il supercomputer Leonardo inaugurato a Bologna completa la rete dei supercomputer europei insieme al finlandese LUMI

Il 24 novembre 2022 è stato inaugurato a Bologna, in Italia, il quarto supercomputer più veloce al mondo, Leonardo. Prima nel 2022 è stato inaugurato in Finlandia Lumi, il supercomputer più veloce in Europa e il terzo più veloce al mondo. I supercomputer europei si completano a vicenda.

Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha inaugurato il supercomputer Leonardo in un evento organizzato presso il centro di ricerca Tecnopolo Bologna CNR, dove Leonardo è stato presentato al pubblico per la prima volta. All'evento sono intervenuti anche il Ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Hanna Laurén, Consigliere, Commercio & Investimenti, ha partecipato all'evento da parte dell’Ambasciata di Finlandia a Roma.

Leonardo completa la rete europea dei supercomputer: all'inizio di quest'anno è stato commissionato il supercomputer Lumi, con sede a Kajaani, in Finlandia. Nel 2023, il terzo supercomputer sarà completato a Barcellona, ​​​​in Spagna.

“C’è una competizione continua sia nel mondo di ricerca che nello sviluppo commerciale dei prodotti su chi riesce a essere il primo a realizzare simulazioni impegnative che sono importanti per tutta la società e per l'industria. L'importanza di vari metodi basati sui dati sta aumentando nel mondo della ricerca e nell'industria ", afferma Janne Ignatius, Direttore al Centro finlandese dell’informatica della scienza CSC. Il supercomputer Lumi ha sede proprio presso il data center di CSC a Kajaani.

"I supercomputer in costruzione in Europa si completano a vicenda e possiamo condividere esperienze sull'uso, sulla manutenzione e sui risultati dei supercomputer. Collaboriamo da tempo con Cineca, l’ente che ospita Leonardo. Maggiore è il numero dei supercomputer, maggiore è il numero di utenti che possono beneficiare delle capacità di questi computer", continua Ignatius.

Lo sviluppo dei supercomputer rafforza in generale il ruolo dei Paesi dell'Unione europea nella scienza informatica ad alte prestazioni e nelle sue applicazioni.

Hanna Laurén, Consigliere, Commercio & Investimenti, all'inaugurazione del supercomputer Leonardo.

I supercomputer sono cruciali per la medicina e applicazioni dell’intelligenza artificiale del futuro e aiutano a prevedere disastri naturali

Sia le aziende che le università possono usare le capacità di Leonardo. Il ruolo dei supercomputer è decisivo, ad esempio, nella medicina del futuro, nella scienza del clima e nelle applicazioni dell'intelligenza artificiale.

"Medicina personalizzata, ricerca genetica, studio dello sviluppo climatico tra cento o anche mille anni. Biologia e il comportamento delle cellule. Esplorare le strutture linguistiche usando l'intelligenza artificiale. Ecco alcuni esempi di ciò per cui possono essere utilizzati i supercomputer", spiega Ignatius.

"I supercomputer apportano valore aggiunto anche alle aziende, poiché aprono opportunità completamente nuove per l'innovazione e lo sviluppo di nuove forme di business basate sui dati, come l'economia delle piattaforme e l'intelligenza artificiale", continua Ignatius.

Secondo Cineca, Leonardo sarà usato, tra l'altro, per la mitigazione e la gestione dei rischi dovuti a situazioni estreme, dalle pandemie a eventi naturali come terremoti, tsunami o inondazioni improvvise.

Leonardo è basato sulla tecnologia dell’Atos, mentre il fornitore del sistema di Lumi è Hewlett Packard Enterprise. I due supercomputer sono comunque simili. Entrambi sono supercomputer della rete EuroHPC JU che ha diversi partner in diversi paesi: in Finlandia Lumia è gestito da CSC per conto di un consorzio di 10 paesi, e in Italia da CINECA. Il progetto italiano unisce diversi attori del mondo della ricerca e delle imprese, ad esempio l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, oltre a 15 partner industriali.

Il CINECA italiano e il CSC finlandese collaborano da tempo nel campo del supercalcolo in vari progetti europei, tra cui esempi sono PRACE – Partnership for Advanced Computing in Europe e il programma di scambio di ricercatori HPC-Europa.

Leonardo è ora in uso di prova e le domande per il suo utilizzo futuro sono in fase di accettazione. Ignatius stima che il supercomputer italiano entrerà in piena produzione entro pochi mesi dal novembre 2022.

"Il viaggio non finisce qui: le sfide del futuro includono, ad esempio, la connessione del calcolo quantistico ai supercomputer", afferma Ignatius.