”Serve più dialogo sul cambiamento climatico”

L’evento Timeout ha raccolto insieme rappresentanti di diverse istituzioni a dialogare sul cambiamento climatico presso l’auditorium dell’Ambasciata di Finlandia il 27 novembre. L’evento è stato organizzato in ambito della Presidenza Finlandese del Consiglio dell'UE.

Ambasciatore Rantala-Engberg parla al pubblico dell'evento Timeout.

Mercoledì 27 novembre all’auditorium dell’Ambasciata di Finlandia è stato organizzato l’evento “Timeout – dialogo sul cambiamento climatico” sul modello creato da Sitra, il Fondo finlandese d’innovazione.  Timeout è un modello di tavola rotonda che mira a rendere il dialogo costruttivo a una conoscenza civile. Lo scopo dell’evento è stato di facilitare un dialogo tra persone appartenenti a settori diversi della società e approfondire la conoscenza sul cambiamento climatico.

Come interlocutori hanno partecipato Consigliere Piergabriele Papadia de Bottini dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ricercatrice Marina Baldi dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, Dott.ssa Linda Giannini dalla rete delle scuole Environment Online ENO(Collegamento ad un altro sito.), giornalista ambientale Rudi Bressa, rappresentante del Tapojärvi Italia(Collegamento ad un altro sito.) Daniele Stentella e rappresentante della rete Global Action(Collegamento ad un altro sito.) Erica Galanti.

L’Ambasciatore Pia Rantala-Engberg ha aperto l’evento parlando degli obiettivi e delle azioni legate alla sostenibilità, il tema centrale della Presidenza Finlandese del Consiglio dell’UE. La coordinatrice culturale dell’Ambasciata Hilla Okkonen ha moderato la discussione. Il dialogo ha preso forma durante l’evento, seguendo all’inizio il modello di tavola rotonda fra i relatori invitati, e in seconda fase con piccoli gruppi. I commenti del pubblico hanno dato un contributo significativo alla discussione.

Il dialogo ha messo in luce il ruolo attivo dei cittadini nella lotta contro i cambiamenti climatici, e come il problema ambientale comune in realtà unisce diversi gruppi di persone in tutto il mondo. Tuttavia, il dialogo ha anche evidenziato la necessità di avere istituzioni sia nazionali che internazionali attive che possano intervenire sulle questioni ambientali e di avere delle politiche più visionarie che contribuiscano realmente a rallentare il cambiamento climatico. Le debolezze e le carenze a livello legislativo sono state anche evidenziate utilizzando degli esempi concreti. È stata anche proposta una prospettiva nuova al cambiamento climatico, di vederla come una risorsa e un'opportunità piuttosto che un problema, soprattutto dal punto di vista commerciale.

Durante l'evento, si è trattata la questione del cambiamento climatico nelle notizie e la responsabilità dei media nell’alimentare l’eco-anxiety ma dall’altro lato nel fornire soluzioni e informazioni indispensabili. Sono state menzionate delle scelte che ognuno può fare, possibili ma meno popolari e conosciuti in Italia. È stata inoltre evidenziata l'inadeguatezza di alcune scelte e l'impossibilità di altre. I ragazzi partecipanti alla rete ENO presenti all'evento hanno parlato delle loro azioni per il clima(Collegamento ad un altro sito.). È stato anche presentato il progetto Farnesina Verde(Collegamento ad un altro sito.). Si è discusso sulla speranza di trovare un consenso più ampio con l'opinione pubblica sull'importanza del dibattito e delle azioni sul clima e ambiente in Italia.

I partecipanti hanno ringraziato il modello Timeout per aver facilitato un dialogo tra persone appartenenti ai settori diversi della società. Il contributo più importante dell’evento è stato l’approccio nuovo, più collaborativo, sul cambiamento climatico. Alcuni partecipanti hanno iniziato a pensare di organizzare anche loro un evento Timeout.